INVISIBLE LABYRINTH, 2021

SPAZIO LEONARDO, MILAN, 2021,

CURATED BY UNA GALLERIA, PIACENZA.

A pathway to be lived and traversed, a labyrinth without walls where the gaze of another becomes a mirror of the self. Il Labirinto Invisibile/ Invisible Labyrinth transformed Spazio Leonardo into an experience to be explored for three months, inviting visitors and the Agency’s team to walk through it in a game of losing themselves, blending with others, and finding themselves again.

The installation and video choreography draw from the ancient tradition of labyrinths: pathways that lead unambiguously toward a centre, inviting one to let go of the destination and return to the present — symbols of inner journey and discovery.

The installation’s design echoes the classical forms of the Roman labyrinth, introducing a second pathway that intertwines with the first, starting from an opposite entrance.

As in a mirror labyrinth from which the walls have been removed, individuals find themselves reflected in one another: through the winding paths and the reciprocity of the gaze, identity gradually transforms into collectivity.

Concept: Riccardo Buscarini and Francesca Lando. Choreography: Riccardo Buscarini. Dance: Melania Pallini and Laura Gazzani. Space: Francesca Lando. Video: Riccardo Buscarini and Matteo Rapalli.

SPAZIO LEONARDO, MILANO, 2021,

A CURA DI UNA GALLERIA, PIACENZA.

Un percorso da vivere e attraversare, un labirinto senza pareti dove lo sguardo dell’altro diventa specchio del sé. Il Labirinto Invisibile trasforma per tre mesi Spazio Leonardo in un’esperienza da esplorare, invitando visitatori e collaboratori dell’Agenzia a percorrerlo in un gioco in cui confondersi, perdersi e ritrovarsi.

L’installazione e la video coreografia attingono dall'antica tradizione dei labirinti: percorsi che guidano univocamente verso un centro invitando a lasciar andare la destinazione per concentrarsi sul presente, simboli di viaggio interiore e di scoperta.

Il design dell’installazione riprende le forme classiche del labirinto romano, introducendo un secondo tracciato che si intreccia con il primo a partire da un ingresso opposto.

Come in un labirinto di specchi a cui sono state tolte le pareti, l’individuo nel suo percorso si trova riflesso nell’altro: attraverso i meandri del labirinto e lo sguardo reciproco, l’identità si trasforma gradualmente in collettività.

Concept : Riccardo Buscarini e Francesca Lando. Coreografia : Riccardo Buscarini. Danza : Melania Pallini e Laura Gazzani. Spazio : Francesca Lando. Video : Riccardo Buscarini e Matteo Rapalli.